La d.G.R.5360 del 11/10/2021 chiarisce che:

• l’installatore può delegare le attività di messa in esercizio dell’impianto ad un altro operatore in possesso dei requisiti tecnici necessari per la tipologia di impianto da installare; 
• la messa in esercizio dell’impianto, (quindi anche la prima accensione) deve comunque essere effettuata in presenza di entrambi gli operatori e gli stessi devono sottoscrivere il rapporto di controllo tecnico;
• la trasmissione della documentazione a CURIT compete all’installatore.

E' necessario possedere da mostrare al tecnico la dichiarazione di conformità dell'installazione, rilasciata dall'installatore, per essere valida deve essere correlata da tutti gli allegati obbligatoti, quali:

• Relazione dei materiali utilizzati;
• Schema di impianto realizzato;
• Placca camino (per apparecchi a biomassa);
• Certificazione del costruttore dei materiali utilizzati;
• Camerale attestante i requisiti tecnico professionali.

Inoltre bisogna mostrare al tecnico:

• Manuale di uso e manutenzione a corredo dell'apparecchio;
• Documento che attesti la data di acquisto (fattura di acquisto);
• Libretto di impianto (climatizzazione;
• Targa CURIT o codice impianto (CIT).

Per stufe, caminetti, idrostufe e caldaie a pellet o legna, in riferimento alla UNI 10683 è necessaria avere una presa d'aria, specifica solo per l'apparechio da avviare (nel caso vi siano altri aparecchi nello stesso locale, ad esempio piano cottura, quest'utimo dovrà avere la sua presa d'aria dedicata). Per apparecchi ermetici solo se previsto dal costruttore, è ammesso un condotto che prenda aria dall'esterno.

Necessario prima di richiedere la P.A. che l'installatore si accerti:

• di aver disareato l'apparecchio e l'impianto (solo nel caso di sistemi idro), abbia sfiatato l'apparecchio e impianto;
• che l'impianto sia in pressione (manometro  deve attestarsi tra 1 e 1,5 Bar);
• che l'apparecchio sia collegato alla canna fumaria;
• collegamenti definitivi idraulici ed elettrici;
• collegamento alla canna fumaria.

Con le Dgr n°5360 del 11/10/20121 e d.G.R. XI/3502 del 05.08.2020 con D.D.U.O. n° 8224 del 16 giugno 2021, ribadiscono e precisano che l'obbligo di targare l'impianto è compito esclusivo dell'installatore, in fase di in fase di:

• nuovi impianti;
• ristrutturazioni; 
• sostituzione di generatori, nel caso di impianti non ancora targati.

Ne consegue, che la redazione del libretto è obbligo dello stesso installatore.

No, in assenza della Di.Co (dichiarazione di conformità, la P.A. (prima accensione) non può essere eseguita o completata, l'alterntiva è che l'installatore (soggetto abilitato leggera C D.M. 37/08) sia presente e firmi con il cliente il rapporto di prima accensione.

La prima accensione (P.A.),  non è sempre obbligatoria, sempre consigliata, da precisare tuttavia che è un'attività richiesta da molti produttori, per prolungare la garanzia o per la convalida della stessa.

Durante la P.A. il tecnico esegue tutte le prove necessarie per accertare eventuali difetti occulti, l’integrità e le funzioni dell’apparecchio ai fini della garanzia, tuttavia il suo compito per legge non può fermarsi quì. Infatti è obbligato a verificare che le leggi e le norme di riferimento siano state rispettate; la sua responsabilità penalòe e civile, non si ferma all'apparecchio, ma alla verifica dell'intero impianto, questo ai fini della sicurezza.

La P.A. potrebbe essere a pagamento o gratuita, a discrezione del costruttore, in entrambe i casi l’esito positivo non è scontato; nel caso di esito negativo, il tecnico è costretto a sospendere la P.A. e a  lasciare l'apparecchio spento, fino ad all'adeguamento. 

Il construttore riconosce la garanzia solo se l'installazione è rispettosa delle leggi e delle norme vigenti. C'è da considerare che l'apparecchio non dovrebbe essere in funzione se non installato a norme e quindi come richiesto dal manuale di installazione.

Quindi la garanzia decade.