ANALISI DI COMBUSTIONE

ANALISI DI COMBUSTIONE
PER CALDAIE, STUFE, CAMINETTI, GAS LEGNE E PELLET

un' attività che monitora quali sono i valori di:

  • ossigeno (O2);
  • monossido di carbonio (CO);
  • calcolo del biossido di carbonio (CO2);
  • Il tiraggio .

Per poter misurare questi valori è fondamentale utilizzare strumenti adeguati che misurino:

CHIAMACI

0332.180.72.80

MAR-GIO 8.20-10.00

LUN-MER-VEN 17.00-19.00

CONTATTACI

329.233.59.87 

PERCHE' E' IMPORTANTE?

Le 5 ragioni che abbiamo individuato vanno oltre l’obbligo di legge, ma riguardano precisamente:
  1. Efficienza;
  2. Sicurezza;
  3. Longevità;
  4. Rispetto dell’ambiente;
  5. Risparmio economico.
Efficienza: la combustione è una delle operazioni più importanti all’interno di una caldaia, un po’ come lo è la digestione per il corpo umano. Se mangiamo male e non digeriamo correttamente la salute dell’organismo si compromette e possono sorgere diversi problemi; ugualmente accade per le caldaie che, quindi, lavorano male e non riescono a garantire quelle prestazioni ottimali per le quali sono state acquistate e installate.
Sicurezza: gli incidenti e i problemi più comuni sono causati, dalla mancata manutenzione che ne impedirebbe il verificarsi. 
Longevità: una caldaia controllata e verificata assicura una maggiore durata dell’impianto evitando di dover sostenere costantemente spese per la riparazione.
Rispetto dell’ambiente: un apparecchio efficiente, consuma meno, mentre una combustione incompleta o inefficace genera maggiori quantità di sostanze inquinanti. 
Risparmio economico: perché, un impianto efficiente lavora meglio e ottimizza i consumi, quindi meno sprechi, e ridotti costi di manutenzione straordinaria. 
SIAMO ISCRITTI E AUTORIZZATI,  AL CURIT CATASTO REGIONALE LOMBARDIA

CONTROLLO FUMI o ANALISI DI COMBUSTIONE

L’analisi della combustione di un apparecchio (chiamato più comunemente controllo dei fumi), è un intervento periodico, non solo per le caldaia a gas, ma anche per stufe e caminetti a pellet e caldaie a legna e pellet) che analizza i fumi di combustione dell'apparecchio. Consente la verifica dei parametri fondamentali  per stabilire l’efficienza dell'apparecchio e la quantità di fumi che si emettono nell’ambiente. Maggiore è l’efficienza, maggiore sarà il risparmio.

Durante l’esame viene verificata in particolare la presenza di ossido di carbonio (CO), per dettagli vedi F.A.Q. sotto.

Il controllo dell'apparecchio mediante l’analisi dei fumi garantisce l’efficienza ed il regolare funzionamento. Inoltre consente di avere dei consumi più bassi, che si traducono in risparmio economico. L’analisi dei fumi effettuata dai nostri esperti, dopo una corretta manutenzione, saranno la soluzione per ridurre le tue spese e l’inquinamento atmosferico.

COME SI ESEGUE?

Si deve eseguire nel rispetto delle UNI10389 1-2.


Innanzitutto, deve essere predisposta dall'installatore,  se non prevista dal costruttore dell'apparecchio una presa mediante pozzetto di prelievo sul canale fumo   (condotto di scarico) a una distanza non inferiore a due volte il diamtero del tubo di scarico e non superiore ai 100cm.


APPARECCHI GAS e/o GASOLIO UNI 10389-1

La prova prevede 3 prove in tre minuti,  con l'apparecchio alla massima potenza (spazzacamino), con una temperatura fumi stabilizzata in +/- 2°C . Se la prova esce da questi parametri non può essere considerata valida.


APPARECCHI LEGNA, PELLET e Biomassa UNI 10389-2

La prova prevede con apparecchio a regime, quindi alla massima potenza, con una temperatura fumi stabilizzata in +/-5°C in 5 minuti nel caso di apparecchi a caricamento automatico (quindi pellet) e per gli apparecchi a legna (caricamento manuale UNI 303-5 quindi solo caldaie) con l'apparecchio sempre alla massima potenza, con una temperatura fumi stabilizzata +/-5°C in 3 minuti, dopo il carico della seconda carica di legna nominale. Se la prova esce da questi parametri non può essere considerata valida.

Dove deve essefre eseguito? vedi link


Il nostro personale esperto e qualificato, con attrezzatura adeguata è in grado di realizzare l'analisi di combustione su qualsiasi apparecchio/caldaia , e la prova del tiraggio minimo richiesto, da riportare peraltro obbligatoriamente nei rapporti di intervento tecnico o di efficienza energetica. . 

SIAMO ISCRITTI E AUTORIZZATI,  AL CURIT CATASTO REGIONALE LOMBARDIA
  • SI DEVE FARE CON LA MANUTENZIONE?

    Sì, l'analisi accompagna e completa la manutenzione ordinaria.

    A fine manutenzione con i tempi previsti da ogni regione, si esegue l'analisi di combustone per verificare le prestazioni dell'apparecchio, in caso non corrispondano con quelle fornite dal costruttore di esegue una regolazione  per riportare l'apparecchio  nelle emissioni corrette.

  • PERCHE' FARLA?

    Tra gli interventi di manutenzione di un apparecchio a combustione, obbligatori per quasi tutti gli apparecchi per legge, troviamo anche il cosiddetto controllo dei fumi, ovvero l’intervento destinato a verificare l’efficienza energetica dell’impianto di riscaldamento. 

    L’analisi della combustione dell'apparecchio (sia ad esempio caldaia a gas, legna o pellet, termostufa, stufa, caminetto) consente di verificare il rendimento dello stesso, eliminare gli sprechi, inquinare meno e ridurre il costo della bolletta o acquisto di combustibile.

  • PERCHE' VERIFICARE IL CO?

    Perché il monossido di carbonio (CO) è un gas tossico molto pericoloso, chiamato anche gas killer. E’ inodore e incolore e purtroppo è stato causa di numerosi incidenti mortali. Oltre a questo se è presente, indica una combustione incompleta o non regolare. Valori eccessivi di CO indicano una miscela troppo ‘ricca’, poca aria e troppo gas oppure il contrario troppa aria e poco gas.

  • VALORI ALTI DEL CO?

    La presenza di valori troppo alti di monossido di carbonio (CO) il più delle volte è causata da un eccesso d’aria che provoca una miscelazione non ottimale. Parliamo di un gas velenoso che può, anche in piccole quantità, provocare seri danni e per questo motivo è fondamentale verificare che vi sia, specie negli ambienti chiusi, una corretta areazione normalemente sempre, ma sopratutto se non in presenza di apparecchi stagni. La normativa vigente stabilisce che la misurazione del monossido di carbonio avvenga quando il gas non è diluito.

  • QUALI SONO NORME DI RIFERIMENTO?

    • UNI 10389-1 per il calcolo del rendimento delle caldaie a condensazione);
    • UNI 10845 per la misura del tiraggio;
    • UNI 7129 per la prova degli impianti a gas nuovi;
    • UNI 11137/2 per la prova degli impianti a gas già esistenti. 

    L’esecuzione di questi controlli deve essere svolta nel massimo della sicurezza, dovendo trattare con gas particolarmente tossiche e anche per questo pericolosi.

  • CHI PUO'ESEGUIRLA?

    Prima di tutto un'azienda in possesso dei requisiti alla lettera C e E ai sensi del D.M. 37/2008.

    Atlantis Gemini possiede tutti i requisiti necessari, comprovati dal riconoscimento della camera di commercio di Varese.

    Per eseguire l’analisi della combustione delle caldaie è doveroso non solo, avere una strumentazione adeguata, ma avere anche la competenza necessaria per leggere e interpretare quei dati. 

    Questo perché, non basta un solo valore per indicare l’efficienza o l’inefficienza di un impianto e di un apparecchio in quanto bisogna tenere in considerazione diversi aspetti. I principali sono quelli che riguardano la potenza termica della caldaia, la tipologia di impianto e il tipo di alimentazione.


    La prova inoltre varia se sia un apparecchi a gas o biomassa.

  • QUALI DATI AGGIUNTIVI OCCORRONO?

    I dati necessari per il rilascio e la compilazione del libretto impianto, sono i seguenti:

    • Dati catastali: Sezione, Foglio, Particella e subalterno;
    • POD (basta un bolletta elettrica);
    • PDR (basta una bolletta gas metano, solo se esiste un allacciamento metano);
    • ACE (certificazione energetica dell'edificio se esistente).
  • PERIODICITA'?

    Ogni regione ha un proprio tempo massimo e normalmente questa periodicità corrisponde anche con la registrazione dell'avvenuta manutenzione a catasto regionale impianti termici.


    Ma bisogna ricordare che è previsto nel D.P.R. 74/2013 poi recepito per ogni regione anche con periodicità diverse.


    Per le regioni Lombardia e Piemonte, le manutenzioni sono:

    • BIENNALE per la sola analisi di combustione, anche senza registrazione ai catasti:
    • BIENNALE per la comunicazione anche al catasto CURIT Regione Lombardia;
    • OGNI 4 ANNI per la comunicazione al catasto CIT Regione Piemonte.
  • PER QUALI APPARECCHI E' PREVISTA?

    Al momento solo su apparecchi a gas o gasolio come previsto dalla UNI10389-1, a breve sarà prevista anche per impianti a biomassa (legna e pellet) appena verà pubblicata la UNI10389-2.


    Ma l'analisi diventa necessaria per molti costruttori di apparecchi a biomassa per la tartura degli apparecchi ora mai sempre più performati e sofisticati.


    Tuttavia c'è da ricordare che per apparecchi a biomassa è obbligatorio per UNI10683 la prova del tiraggio minimo (prova di sicurezza), anche se la norma non chiarisce per il momento il punto esatto del prelievo e la sua corretta procedura.

  • ASSENZA DEL POZZETTO FUMI?

    L'unico che può predisporre il pozzetto di prelievo fumi, è l'installatore che certifica l'installazione dell'apparecchio e del condotto fumario.


    L'assistenza non può eseguire fori nel condotto, in quanto sarebbe manomissione di componente, e non può neppure procedere alla sostituzioni di parti del condotto di scarico, senza ricertificare utta la canna fumaria, diversamente sarebbe manomissione di impianto.

PER APPARECCHI COME...

SERVIZI CORRELATI

MANUTENZIONE PERIODICA

LIBRETTO di IMPIANTO

CONTRATTO di MANUTENZIONE

Share by: