29 NOVEMBRE 2018, redazione Ingenio, Elisa Carrozza - C2R Energy Consulting
Linee guida per la verifica dell’idoneità al funzionamento in sicurezza dei sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione
Il CTI sta lavorando a una norma per la verifica dei sistemi di evacuazione dei prodotti di combustione negli impianti ad uso civile alimentati a combustibile liquido o solido. La norma si occupa esclusivamente della verifica dei sistemi di evacuazione, pertanto non può essere utilizzata per la progettazione e l’adeguamento degli stessi.
Le attività di verifica solo da personale specializzato Le attività di verifica devono essere eseguite, in presenza dell’utilizzatore, esclusivamente da operatori con specifiche competenze tecniche. Le verifiche previste servono ad accertare l’esistenza dei requisiti base per la sicurezza e l’assenza di anomalie in grado di pregiudicare l’incolumità pubblica.
I possibili esiti della verfica
A seguito della verifica deve essere emesso un giudizio tra quelli di seguito elencati:
I risultati del controllo devono essere registrati sul Rapporto Tecnico di Verifica (RTV). Il RTV deve essere compilato dall’operatore con i dati identificativi dell’impianto, i controlli eseguiti e i risultati ottenuti e il giudizio complessivo sulla sicurezza del SEPC.
Le possibili situazioni pericolose
Innanzitutto, è bene che l’operatore verifichi l’assenza di evidenti condizioni di pericolo in grado di pregiudicare la sicurezza pubblica e per sé stesso. Se si presentano tali condizioni l’attività
di verifica deve essere sospesa fino al cessare delle condizioni di pericolo stesse. In particolare, sono considerate pericolose per la sicurezza le seguenti condizioni:
Come si effettua la verifica del SEPC
Le modalità di verifica si suddividono in:
Una volta concluse le attività di controllo è importante che l’operatore compili la sezione 3 del RTV indicante l’esito della verifica e il giudizio conclusivo sulle possibilità di utilizzo del sistema. Copia della sezione 3, debitamente compilata, deve essere consegnata all’utilizzatore e firmata da entrambe le parti.
Infine, in caso di idoneità al funzionamento temporaneo, il termine per l’adeguamento del sistema deve essere fissato il prima possibile e comunque non oltre i trenta giorni solari dalla data della verifica. Se il SEPC risulta non idoneo al funzionamento non deve essere consentito l’utilizzo dell’apparecchio ad esso collegato, inoltre l’operatore deve diffidare, in forma scritta, l’utilizzatore dall’utilizzo dell’apparecchio.
Qualora non fosse possibile la messa fuori servizio, l’operatore deve valutare la possibilità di informare le autorità competenti.
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